La NATO-sinistra

BOLOGNA –Se non sei conforme al pensiero unico della sinistra mondialista e filo USA, non ti è concesso di parlare. Così a Bologna dove era previsto un dibattito sulla Siria organizzato da Azione Universitaria. Blitz dei collettivi nella facoltà di Giurisprudenza a Bologna per chiedere l’annullamento del dibattito sulla guerra in Siria organizzato dagli studenti di destra di Azione universitaria in programma alle 17 in facoltà (via Zamboni 22) nella sala delle Armi. Il collettivo Hobo stamattina ha ‘occupato’ la presidenza‘, annunciando sulla propria pagina Facebook che gli attivisti sarebbero rimasti lì finché il dibattito non fosse stato annullato, invitando tutti a ritrovarsi alle 16 in piazza Verdi per protestare contro l’iniziativa di Azione universitaria. Il Collettivo universitario autonomo (Cua), invece, questa mattina si è sistemato in presidio davanti alla sala che avrebbe dovuto ospitare il dibattito. INCONTRO ANNULLATO E FACOLTA’ CHIUSA PER EVITARE ‘SITUAZIONI DI PERICOLO’ E alla fine l’incontro è stato annullato. Di più: la facoltà di Giurisprudenza ha chiuso i battenti, annunciando che a partire dalle 14 “ogni attività didattica e seminariale” è sospesa. Lo hanno annunciato la presidente della Scuola di Giurisprudenza, Nicoletta Sarti, e il direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche, Giovanni Luchetti, spiegando di aver deciso la chiusura della sede di via Zamboni 22 per “evitare che una situazione già molto tesa” a causa delle proteste dei collettivi Cua e Hobo contro il dibattito poi annullato “sfoci in situazioni di pericolo per gli studenti, i docenti e il personale tecnico e amministrativo“. (Dire.it) —————————————————————————————————– ECCO IL COMMENTO DI SEBASTIANO CAPUTO, REPORTER E GIORNALISTA IN VARIE ZONE DI GUERRA TRA CUI LA SIRIA,SUI FATTI DI BOLOGNA,DOVE UN BRANCO DI PREPOTENTI IGNORANTI HA IMPEDITO LA SUA CONFERENZA. CERCHEREMO IN FUTURO DI OSPITARLO PRESSO IL NOSTRO CIRCOLO, “LA TERRA DEI PADRI DI MODENA”, UN OASI DI LIBERTA’ E DI PENSIERO NON CONFORME A CUI NESSUN SEDICENTE ANTAGONISTA PUO’ DETTARE ORDINI! (FABIO De MAIO) Una giornata surreale. Ero stato invitato da un’associazione studentesca per intervenire sul tema della guerra in Siria all’università di Bologna. Improvvisamente, stamattina, diversi collettivi hanno alzato le barricate occupando l’aula in cui doveva svolgersi la conferenza convincendo alla fine il Rettore ad annullare l’incontro. L’argomento di questi individui? “Se si deve parlare di Siria si deve parlare della rivoluzione in Rojava”. Arrivato a Bologna ho chiesto agli organizzatori di accompagnarmi fuori dall’università per vedere coi miei occhi questi “squadristi della subcultura” col rischio di farmi linciare, io, un giornalista sottopagato che fa con passione un mestiere in via d’estinzione, quello del reporter in zone poco raccomandabili, accusato di essere un sostenitore del “fascista” Bashar al Assad. Dopo essere stato ad Aleppo nel momento più caldo della guerra, coi cecchini disseminati in tutta la città e i bombardamenti a pochi metri di distanza, posso avere paura di giovanotti che non hanno mai lavorato un giorno della loro vita?

Senastiano caputo

Piccoli occidentalisti borghesi, a differenza vostra che impedite il dibattito, vi rispondo con gli argomenti di chi è stato davvero in quei luoghi senza farne una battaglia ideologica (con categorie politiche occidentali!). 1. Il partito comunista siriano è alleato con Assad, io ho intervistato il segretario a Damasco, mentre tu sventolavi bandiere con la falce e il martello fuori dall’università. 2. In alcune zone l’esercito siriano collabora con i combattenti curdi contro i gruppi jihadisti. 3. Il Rojava, che idealizzi esoticamente ma non sai che è conteso da diversi clan, non vuole essere indipendente bensì una regione autonoma all’interno della nazione siriana. 4. Per non parlare delle basi americane sul territorio costruite dopo lo scoppio della guerra. Ps: abbiamo fatto lo stesso il nostro incontro in una sala trovata all’ultimo ed eravamo una quarantina. Tutte persone curiose, educate e appassionate. Tre caratteristiche rivoluzionarie in questa epoca di arroganti e narcisisti. SEBASTIANO CAPUTO

L’idiotismo dell’antiberlusconismo

L’idiotismo dell’antiberlusconismo

Come l’odierno antifascismo in assenza integrale di fascismo, così l’antiberlusconismo ha svolto il ruolo di fondazione e di mantenimento dell’identità di una sinistra ormai conciliata con l’ordine neoliberale. Ingiustizia, miseria e storture d’ogni sorta hanno così cessato di essere intese per quello che effettivamente sono, ossia per fisiologici prodotti dell’ordo capitalistico, e hanno preso a essere concepite come conseguenze dell’agire irresponsabile di un singolo individuo.

Diego Fusaro

Il mito delle masse

Intese come artefici di ogni cambiamento lo si trova, negli ultimi decenni dell’800 in Sorel.

Nel frattempo, come dice Diego Fusaro, estensore della scheda :” si può parlare all’infinito di rivolte senza mai provocare un movimento rivoluzionario”.

Il che significa che fedi e miti sono duri a morire, anche perché non costano nulla: si possiedono (anche se sarebbe meglio dire che ne siamo posseduti).

Tutto questo per dire che l’italiano preferisce addurre l’alibi di essere istintivo e creativo, piuttosto che avere la pazienza di studiare un problema andando a verificare le fonti.

Da qui la fortuna dei blog dove ciascuno esprime la sua opinione (in nome della libertà) senza uno straccio di pezze d’appoggio.

In conclusione, prima di votare (per poi lamentarvi), almeno leggete i programmi di TUTTI gli schieramenti che si presentano nella vostra circoscrizione!

http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/speciali/elezioni_politiche_regionali_2013/liste_leader_programmi.html