Il Sud

Come già visto, questo è il governo più esclusivamente  fatto di meridionali.   Lo dico senza   malanimo – malanimo di cui mi accusano i lettori del Sud  – ma questo   significa che è fatto di persone che hanno dell’economia una idea arretratissima,  paleo-assistenziale, da analfabeti; che conoscono  solo “imprenditori” come il papà di Di Maio o Di Battista,  povere persone   che hanno qualche   macchina di movimento terra e non sperano altro che  strappare qualche sub-appalto  in un programma di spesa pubblica per rifacimento di  manti stradali.  E  il peggio, è che non sanno né vogliono sapere che al Nord esistono altre industrie, avanzate, imprenditori   d’eccellenza sui mercati internazionali; hanno proprio una chiusura mentale.  Si  è visto dall’ indifferenza-estraneità con cui hanno trattato le provincie del Nord travolte dl Covid-19.

400 miliardi!

Del resto,  la meridionalità deteriore  il governo   l’ha già dimostrata nei suoi atti:   facendo –  in ritardo criminale  – stanziamenti a  pioggia e senza  visione strategica, puntando  a dare assegni di sussistenza e nemmeno riuscendoci,   incapaci – o non volenti per malevolenza  –  di dare quello di cui i lavoratori hanno diritto, la cassa integrazione.   E tutto ciò, mentre   per settimane e  mesi  Conte favoleggiava di “400 miliardi”   che ci sarebbero arrivati da “l’Europa”: frase che rivela, ancor più che l’attitudine (accertata) alla menzogna,  quella all’autoillusione e all’irrealtà  di gente per cui “400 miliardi”  e “57 per spesa sanitaria” non hanno un significato vero e preciso, ma   appartengono al mondo dei sogni  meridionali   tante volta mostrato da Totò, la ricchezza come una immensa gamella di spaghetti,  su cui saltare,  da cui prendere a manciate, il sogno di calmare la fame atavica senza limiti.  400  miliardi!  A fondo perduto!

Come ho imparato ad amare il MES e a non preoccuparmi

Necrologi

Novi era nato a Sant’Agata di Puglia nel 1946 e da giornalista era stato per il ‘Roma’ coordinatore dei servizi Interni, Esteri ed Economia e inviato negli Stati Uniti; aveva diretto ‘Il Giornale di Napoli’ e collaborato a ‘Il Borghese’, ‘La Notte’ e ‘Il Giornale d’Italia’. Era stato eletto deputato nel 1994 e senatore dal 1996 al 2008, sempre con Forza Italia. E’ stato anche candidato sindaco del centrodestra nel 1997 a Napoli. Animatore in gioventù del sodalizio ‘Universita’ europea’ nell’ateneo partenopeo, collegato a Giovane Europa dell’intellettuale belga Jean Thiriart, aveva nel 2012 scritto il saggio ‘La dittatura dei banchieri’ per l’editore Controcorrente.

Da tempo residente a Napoli, era tornato a Sant’Agata di Puglia, nel foggiano, suo paese d’origine. Qui è stato schiacciato dal camion in retromarcia in piazza XX Settembre. La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica ed eventuali responsabilità dell’incidente.

http://www.barbadillo.it/76692-politica-addio-a-emiddio-novi-teorico-del-populismo-e-uomo-libero/

Pasta italiana col grano russo

Pasta italiana col grano russo

L’assenteismo (nello specifico campo delle politiche agricole) dei 76 deputati italiani al parlamento europeo, nell’ultimo biennio ha raggiunto la quota dell’88%.
Quindi, prima ancora di sostenere (il che sarebbe corretto) che Bruxelles e Strasburgo si inchinano servilmente ai dettami di Berlino, bisogna ricordare agli elettori che la responsabilità totale -nonché criminale- grava sulle spalle del popolo italiano: avete votato per la Lega Nord, per il PD, per il PDL, solo e soltanto perché li avevate visti a Ballarò o da Santoro? 
Questi sono i risultati.
Sergio Di Cori Modigliani

Il mito delle masse

Intese come artefici di ogni cambiamento lo si trova, negli ultimi decenni dell’800 in Sorel.

Nel frattempo, come dice Diego Fusaro, estensore della scheda :” si può parlare all’infinito di rivolte senza mai provocare un movimento rivoluzionario”.

Il che significa che fedi e miti sono duri a morire, anche perché non costano nulla: si possiedono (anche se sarebbe meglio dire che ne siamo posseduti).

Tutto questo per dire che l’italiano preferisce addurre l’alibi di essere istintivo e creativo, piuttosto che avere la pazienza di studiare un problema andando a verificare le fonti.

Da qui la fortuna dei blog dove ciascuno esprime la sua opinione (in nome della libertà) senza uno straccio di pezze d’appoggio.

In conclusione, prima di votare (per poi lamentarvi), almeno leggete i programmi di TUTTI gli schieramenti che si presentano nella vostra circoscrizione!

http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/speciali/elezioni_politiche_regionali_2013/liste_leader_programmi.html