A chi serve la TAV?

Non a caso Zbigniew Brezezinski, con chiarezza imperiale, ritiene che l’area attraversata dai Corridoi I, V e “dei due mari” sia il centro critico della sicurezza europea per: << L’obiettivo strategico fondamentale dell’America in Europa [ che] consiste quindi, molto semplicemente, nel rafforzare, attraverso una più stretta collaborazione transatlantica, la testa di ponte americana sul continente euroasiatico, in modo che un’Europa allargata possa servire a estendere all’Eurasia l’ordine

Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Zbigniew Brzezinski (1998).

Mia Sovrapposizione dell’area critica (linea nera) sui corridoi transeuropei programmati sul territorio italiano.

La facilità e la rapidità di dispiegamento militare rendono infatti le installazioni continentali in grado di fornire una pronta risposta alle crisi locali ed alle necessità di intervento che si verificassero. Il dispiegamento rapido nelle aree di crisi non necessita quindi di una rete di installazioni e di una presenza stabile sul territorio quanto piuttosto di accordi di utilizzo delle installazioni in caso di necessità ed altre facilitazioni. La presenza militare all’estero assume quindi un’importanza soprattutto locale, maggiormente connessa al controllo territoriale ed alla possibilità di influenzare le politiche di difesa dei paesi ospitanti. La presenza militare estera degli Stati Uniti assume quindi un dispiegamento su scala globale, estendendosi a gran parte dei paesi mondiali, ed un’attività a scala macro-regionale, essendo destinata a risolvere problematiche che potrebbero svilupparsi contemporaneamente ed in differenti paesi >> (11)

ll Rimland dell’Eurasia comprende le terre della fascia esterna: l’Europa costiera, i deserti d’Arabia e del Medio Oriente, l’Asia dei Monsoni. E’ uno spazio cerniera tra le potenze di mare e quelle di terra, che può essere attaccato da entrambe ma che, nello stesso tempo, consente di dominarle, dato che rappresenta il teatro di scontro. Il controllo del Rimland può garantire la possibilità di neutralizzare il potere dello Heartland…chi domina il Rimland domina l’Eurasia. Chi domina l’Eurasia ha in mano i destini del mondo.

http://www.conflittiestrategie.it/tav-corridoio-v-nato-e-usa-dalla-critica-delleconomia-politica-al-conflitto-strategico-di-luigi-longo

 

Lasciateli governare

La costruzione di quella infrastruttura soddisferà solamente gli appetiti dei “prenditori” di regime e dei loro attaché politici, ossia la miriade tangentista.
C’era un’altra struttura in campo – che sarebbe veramente servita all’Italia – ossia il completamento del canale navigabile Cremona-Milano, che langue da anni (ad affossarlo fu Maroni: Toninelli, ne sapevi qualcosa?) per una misera cifra di 2 miliardi, dei quali il 50% coperti da finanziamento europeo. Servirebbe perché ogni nave fluviale toglierebbe dalle autostrade 84 TIR: ma lo capite perché non lo fanno?!? Benetton l’ha sempre visto come il fumo negli occhi!
E, allora – visto che domani qualcuno dovrà governare – perché il M5S non lascia il compito a questa bella alleanza, che vuole soldi, ancora soldi, solo soldi? Basta dare le dimissioni dal governo, ritirare tutti i ministri – che Salvini potrà re-distribuire fra tanti leghisti rampanti – e dare le dimissioni: non è mica una tragedia!
Saranno fatti loro gestire queste faccende di soldi, di migranti (auguri!), di rapporti con l’Europa, con la Francia dispettosa…ma…ditemi una sola cosa: quale, minimo vantaggio potete osservare nella prosecuzione di questa esperienza di governo da parte dell’elettorato 5S, che li premiò con un 33% che era sinonimo di speranza, di cambiamento, di rivolgimento nelle pratiche di governo?

Avanti a tutta velocità

Sono appena finiti  i tradizionali festeggiamenti con cui le anime pie si illudono che qualcosa cambi in meglio semplicemente girando un foglio di calendario ed ecco, fresca fresca, una lettera del 2 gennaio 2015 (a riprova che il pubblico impiego, quando vuole funziona!) in cui si chiedono lumi all’amministrazione comunale di Vicenza riguardo a  Sito UNESCO “Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto” – Attraversamento del territorio vicentino della linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Verona-Padova,  dopo che una missiva della prof. Francesca Leder, docente dell’Università di Ferrara e membro di OUT – osservatorio urbano-territoriale Vicenza, aveva segnalato il 30 dicembre scorso all’UNESCO la forte preoccupazione destata dal progetto ferroviario promosso dal Comune di Vicenza, dalla Camera di Commercio e sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture.

Ulteriori spiegazioni e i documenti originali al link:

http://contropiano.org/ambiente/item/28395-una-tav-anche-sotto-le-ville-palladiane-venete