Allevamento

Gli individui sono ormai tanti prodotti fabbricati in serie, intercambiabili, molto spesso pleonastici, vittime predestinate dell’appetito inesauribile dell’Apparato, che come una divinità calvinista, li condanna, con sovrano arbitrio, alla dannazione terrena.

Ma la propaganda, incessante ed onnipresente, è assai pronta a gabellare questa triste predestinazione sotto le vesti di privilegio: “non fate forse parte del migliore dei mondi possibili”? Una cornucopia di opportunità, distrazioni e desideri?

Così tutti vengono allevati alla stregua di animali da utilità: alcuni da produzione, altri da macello, e tutti sono indotti a credere che questo sia un favore, perché il Sistema è come un “buon pastore” che, con grande cura e affetto bada il proprio gregge in modo che possa pensare che la strada verso il macello sia quella che conduce al paradiso.

La biopolitica, della quale discettava Foucault, si è mutata definitivamente in zootecnia, la politica in statistica, la statistica in una rappresentazione di fisica newtoniana, che ha la pretesa di calcolare e prevede i moti delle particelle elementari che compongono quel grande assieme che viene chiamato “umanità”