Mino Martinazzoli

Martinazzoli (1931-2011) è il seppellitore della Dc. Ne divenne il segretario sul finire del 1992 mentre infuriava Tangentopoli. Fu scelto per disperazione, perché era tra i pochi maggiorenti senza avvisi di garanzia. La guidò per un anno mezzo, guardandola morire senza muovere un dito. Collezionò sconfitte elettorali, mentre l’esodo dal partito era quotidiano. Fu con lui che si congedarono dalla Dc i moderati, Pier Ferdinando Casini, Mario Segni, ecc. In pochi mesi, un partito del 25 per cento passò al dieci, forse meno. Preso atto della dissoluzione, Martinazzoli decise di celebrarne il funerale, facendo risorgere il Partito popolare di sturziana memoria. Sua musa ispiratrice in questa luttuosa operazione fu Rosy Bindi che al motto: «Meglio pochi ma puri», lo spinse a quello che è stato unanimemente giudicato un suicidio.

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Desolandia

bountykiller di bondenocom

I fautori del Ttip ammettono che il loro principale obiettivo non è quello di alleggerire i vincoli doganali, comunque insignificanti, ma di imporre «l’eliminazione, la riduzione e la prevenzione di politiche nazionali superflue», dal momento che viene considerato “superfluo” «tutto ciò che rallenta la circolazione delle merci, come la regolazione della finanza, la lotta contro il riscaldamento climatico o l’esercizio della democrazia».