Ovvietà

I dati aggiornati al 17 agosto del 2021 confermano ciò che già i primi rilevamenti evidenziavano; ossia che il Covid-19 è una malattia grave quasi esclusivamente per le fasce più fragili della popolazione e che, di converso, i soggetti sostenuti da un valido sistema immunitario non correvano e tuttora non corrono soverchi rischi. Tant’è che il totale dei casi asintomatici, paucisintomatici e lievi, divisi per fasce di età, non lascia adito a dubbi:

0-9 anni = 99,1 per cento;

10-19 = 99,5 per cento;

20-29 = 99 per cento;

30-39 = 97,4 per cento;

40-49 = 96,8 per cento;

50-59 = 94,5 per cento;

60-69 = 89 per cento;

70-79 = 80,8 per cento;

80-89 = 76,6 per cento;

90+= 82,4 per cento.

Di fronte a una malattia che nella gran parte dei casi colpisce duramente gli individui già affetti da gravi e gravissime patologie, spesso multiple, sembrerebbe logico seguire la stessa linea fin qui adottata per l’influenza stagionale: vaccinare i fragili e consentire al resto della popolazione di optare per l’immunità vaccinale o per quella naturale determinata dal contagio. Tutto questo almeno in un mondo normale. Ma dato che soprattutto in Italia con la venuta del Covid-19 abbiamo annichilito i più elementari nessi di causalità, trasformando un virus banale per le persone in buona salute in una sorta di peste del Terzo millennio, l’arrivo insensato dell’obbligo vaccinale sembra oramai nella allucinante logica delle cose.

D’altro canto, nel proliferare di ducetti che a tutti i livelli invocano misure degne di una Repubblica delle banane – come l’idea folle del democratico compagno che governa la Toscana di mettere agli arresti domiciliari chiunque non si vaccini – oramai ci aspettiamo qualsiasi abominio liberticida. In tal senso sembra proprio che gli anticorpi democratici per contrastare l’inverosimile deriva sanitaria in atto sono oramai attivi in ben pochi individui, ahinoi!

(*) Tratto da nicolaporro.it

Terza dose

Anna Pulizzi per il Simplicissimus Come si sa la Repubblica di San Marino, in un periodo di forniture saltuarie ed insufficienti da parte di Pfizer, ha avuto l’ardire di provvedere alla vaccinazione dei propri cittadini con lo Sputnik V, che qui da noi non è autorizzato nemmeno in emergenza essendo realizzato nei laboratori del ‘nemico’ russo. Così la campagna vaccinale sammarinese ha avuto inizio il 23 febbraio ed ha rapidamente raggiunto percentuali paragonabili a quelle dell’unico paese confinante. Ciò ha posto in qualche modo l’indocile staterello nel novero degli ‘stati canaglia’ e a emettere la sentenza di pubblica condanna ci ha pensato nientemeno che David Sassoli, ex boy scout approdato al giornalismo e passato dalla parrocchia di Santoro alla politica in versione Pd sotto l’ala di Franceschini, per poi giungere alla presidenza dell’europarlamento, nota area di ‘parcheggio per i trombati in politica’, secondo la definizione di Di Maio, evidentemente convinto che il suo futuro non passerà mai da quelle parti. Un’aggiunta al decreto del 6 agosto permette ai sammarinesi inoculati con lo Sputnik l’esenzione dal green pass ma solo provvisoriamente, dopodiché dovranno dimostrare di aver ricevuto una terza dose dei sieri occidentali, altrimenti si troveranno nell’infelice situazione di non poter andare a lavorare in strutture scolastiche e sanitarie, ma nemmeno accedere a fiere, congressi, musei, teatri, cinema, piscine, parchi divertimento, centri termali, sale giochi in territorio italiano, né sedersi all’interno di bar e ristoranti se non entro il perimetro della loro Repubblica; ma nemmeno far visita ai parenti in ospedale e nelle residenze per anziani, prendere aerei o treni o imbarcarsi da qualche località italiana.

leggi tutto su San Marino e Di Maio: al ministro manca la terza dose di cervello

Alibi

di MARCO DI CROCE (RI Roma)

Ci sono persone che da 30 anni smantellano il sistema sanitario. E quando si sono presi uno spavento per il covid, pur di non ammettere che hanno ammazzato, ammazzano e ammazzeranno molte persone con la loro politica dei conti in ordine, hanno sostenuto che il problema era che non c’era un vaccino e che la soluzione era il vaccino. Cioè, i morti non sono morti perché abbiamo un terzo dei posti letto che avevamo negli anni ’60, no, figuratevi. Non sono morti perché la prevenzione in Italia ormai non esiste.

Non sono morti perché la medicina territoriale è ridotta all’osso. Ma che! Sono morti perché non c’era il vaccino. Il vaccino è la soluzione a un problema politico: come faccio a non dare la responsabilità delle decine di migliaia di morti al mio programma trentennale di tagli alla sanità? Semplice: è tutto dovuto alla mancanza di un vaccino. Vedete che alla fine non mi serve (e non mi è mai servito) un complotto mondiale per spiegarvi che siete un po’ sciocchini a prendervela con i no-vax che non esistono.

Mi bastate voi e la classe dominante che sostenete. Mi chiedete: “se il vaccino non previene i contagi”, che cosa voglio fare per la pandemia. Io la stessa cosa che volevo fare prima della pandemia. Costruire ospedali, assumere medici, finanziare la ricerca, potenziare la medicina territoriale. La vera domanda è che cosa volete fare voi, visto che il vaccino non previene i contagi.

Confronti

Il frammento di Menandro (111 K.-Th) «muor giovane colui che gli dei amano» (hon oi theoi philusin apothnēskei neos), noto soprattutto grazie alla citazione fattane da Leopardi (epigrafe del suo Amore e morte «muor giovane colui ch’al cielo è caro»

Morire a 21 anni non è la stessa cosa che morire a 81 anni, per quanto si voglia fingere che “tutti i morti sono uguali”. Se nel 2 mila o 2.300 morti che in Italia (in base alle % calcolate in Usa ad esempio) si sono verificati post vaccinazione, l’età media fosse anche solo di 60 anni, avresti un impatto 20 volte maggiore, paragonato a quello dei morti Covid. I morti post vaccinazione sono probabilmente, in base ai dati che mostriamo, equivalenti a 40 o 50 mila morti Covid, perché appunto nessuno si aspetta di morire a 20 anni e invece è nell’ordine delle cose aspettarselo oltre gli 80 anni. Gli “anni di vita persi” sono la cosa che conta, a molti spiace andarsene da questo mondo, ma dopo aver vissuto la propria vita è diverso che quando si sta cominciando a 21 anni.

L’ideologia novax non c’entra proprio niente, perché tutti ci siamo vaccinati e ci vacciniamo per andare in paesi tropicali, se è consigliato farlo. Si tratta solo di questi specifici vaccini approvati in fretta in base all’emergenza e che stanno causando migliaia di morti. Ad esempio, il maggiore produttore di vaccini al mondo, Merck, ha rinunciato a produrne uno per il Covid 19 indicando che nei suoi test non era meglio dell’immunità naturale e così gli altri due maggiori, Sanofi e Glaxo. Le due piccole società che hanno fornito i due vaccini ora usati in America e in prevalenza in Europa (fuori dallo UK che insiste con AstraZeneca), Biontech e Moderna, non avevamo mai avuto un solo farmaco approvato finora e come tutti sanno hanno usato una tecnologia nuova, mai usata prima.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/morti-di-covid-e-morti-dopo-il-vaccino-un-confronto

Usque tandem…

Più Europa

Anche in questo caso il consiglio dell’AIFA è più vaccino:

L’agenzia italiana del farmaco (Aifa), nel rispondere alle richieste di alcune Regioni, ha indicato che è possibile anche per gli over 60 fare la vaccinazione eterologa in cui abbiano avuto reazioni avverse gravi, a carico della sfera coagulativa, con la prima dose del vaccino Covid Vaxzevria.

Dopo aver acquisito il parere della sua Commissione tecnico-scientifica, l’Aifa ha indicato che “non è possibile fornire raccomandazioni generali a fronte dell’eterogeneità delle casistiche che necessitano di specifica valutazione clinica. Tuttavia, analogamente a quanto già deciso per i soggetti di età inferiore ai 60 anni”, ossia per i quali è stato dato via libera al mix, “applicando il principio di massima precauzione, l’Agenzia specifica che, nei soggetti che abbiano presentato reazioni avverse gravi di tipo trombotico o comunque a carico della sfera coagulativa dopo la somministrazione di Vaxzevria, si può procedere al richiamo con un vaccino a mRna”.

Non solo: per altre situazioni di reazioni avverse, “si ritiene che, in assenza di dati derivanti da studi ad hoc, non sia possibile esprimere raccomandazioni di carattere generale che prescindano dall’esame delle specifiche reazioni e dalla valutazione clinica dei singoli casi”.

http://www.opinione.it/societa/2021/08/27/redazione_astrazeneca-aifa-mix-vaccini-trombosi/

Strage

il numero di posti letto disponibili in terapia intensiva in tutta la Svizzera è stato ridotto da 1.432 a 865, il che corrisponde a una riduzione totale del 45,4 per cento. In alcuni cantoni importanti le riduzioni sono state anche più nette; in quello di Zurigo ora c’è  il 57,7 in meno e in quello di San Gallo il 54,5.

Dunque ci troviamo di fronte ad un assurdo: da una parte gli allarmi continui sull’occupazione delle terapie intensive per indurre tutti alla vaccinazione che in via puramente teorica dovrebbe rendere più difficile l’ospedalizzazione, dall’altro la vistosa diminuzione dei posti letto in questi reparti. Se si volesse una prova inequivocabile delle mistificazioni quotidiane questa è quella più lampante che del resto viene attuata anche in Germania attraverso un meccanismo truffaldino descritto nel post Merkel in menzogna intensiva  che tra l’altro è una vera pacchia per medici e personale sanitario che vedono levitare i propri guadagni. E’ evidente che vengono fatte proprio le cose che non si dovrebbero fare durante un’epidemia cosa dalla quale si deduce che chi gestisce la sanità dovrebbe essere accusato di tentata strage

https://ilsimplicissimus2.com/2021/08/26/assurdo-covid-in-svizzera-154494

Nota: da quello che è successo in Italia direi che si può tranquillamente omettere il tentata; visto che da noi i posti letto sono stati ridotti da ogni governo negli ultimi venti anni

Non c’è alternativa

Addirittura secondo queste linee guida, se uno annovera una storia di choc anafilattici in occasione di iniezioni di farmaci, che sia del vaccino anti covid o di altri prodotti, può ciononostante rischiare la vita vaccinandosi, in quanto la raccomandazione è quella di semplicemente cambiare marca!

Che dire? Solo analizzando la lettera di autorizzazione di un vaccino che in realtà ha cambiato nome, e le sue controindicazioni, si capisce altrnativa

Prova ne sia, e preludio di ciò: il green pass.

Nforcheri 25/08/2021

Marketing

Il fatto sostanziale  è che i medici, soprattutto quelli più giovani non hanno più una cultura medica, ma una cultura meramente tecnica: fai questi esami e prendi questi farmaci, così come detta l’informatore medico che come un commesso viaggiatore viene a magnificare un prodotto approvato da altri medici che sono lautamente compensati per farli entrare nelle farmacopee dei servizi pubblici ( vedi Bugie scandali e medicina. Ma come si fa a fidarsi di questi?.)

La mia personale impressione è che siano proprio gli interessi a fare da tappo all’evoluzione della medicina che a parte qualche ambito, sembra essere rimasta indietro rispetto all’aumento delle conoscenze e alla nuova visione del bioma e del  viroma complessivo. In un altro post magari cercherò di spiegare il perché questo avvenga, sotto l’influsso di quale mentalità e sub cultura dello scientismo: sta di fatto che la nostra visione del mondo biologico è molto più ampia rispetto a un secolo e mezzo, il rapporto tra il corpo e la vita microbiologica e assolutamente più complessa di ciò cej si poteva immaginare un secolo e mezzo fa, eppure ragioniamo ancora nei termini in cui ragionava Pasteur, ma abbiano armi molto più potenti. Tanto potenti da autodistruggerci.

https://ilsimplicissimus2.com/2021/08/24/uso-e-abuso-della-mitologia-del-vaccino-154319/

Resistere

Ovvero: se resterà ancora una percentuale (10 o 20%) di persone non vaccinate, quando per forza salterà fuori la verità (come sta avvenendo in Israele e GB) questi rischiano veramente il linciaggio della gente straincazzata di essere stata fantozzianamente presa in giro e distrutta economicamente. Per cui son costretti a far vaccinare tutti al fine di poter nascondere il paragone tra vaccinati e non vaccinati. Si tratta di vedere se la verità verrà a galla prima che venga effettuata la vaccinazione capillare. A coloro a cui voglio bene raccomando: precauzioni, niente affollamenti, e soprattutto NON VACCINARTI.

Luisa Scuderi

Franco Berardi (Bifo)

Mi è sorto allora il sospetto che questi intellettuali da bar Messico che scrivono su giornali liberi come La Repubblica, o Il Corriere, (e altri leccatori dei piatti di casa Agnelli) non conoscano la storia. O forse la conoscono.  Ma in questo caso sono costretto a dire che questo genere di leccapiatti mi disgusta. Mi disgustano per il cinismo orrendo con cui chiamano le donne afghane a testimone della superiorità della loro democrazia. Mi disgustano per la mala fede con cui citano la liberazione dal nazismo per esaltare l’intervento armato americano. Solo cinismo e mala fede, infatti, possono far dimenticare a questi intellettuali da Bar Messico che la storia americana è una storia di orrore razzista e nazista che dura da due secoli.  Ma adesso è finita, anche se quelli che scrivono sui giornali di casa Agnelli non sono in grado di capirlo, o forse preferiscono ignorarlo. E’ finita perché l’America non esiste più. Quel paese, che da due secoli garantisce nel mondo la violenza razzista e imperialista, che da due secoli fomenta guerra, ora è morto. Non ha un presidente, perché Biden è annichilito dalla vergogna e nessuno può fidarsi più di lui. Non ha alleati perché gli alleati di quel paese se la stanno filando all’inglese. Non ha un popolo perché ce ne sono due e sono in guerra. Non ha un governo perché non c’è nessuna maggioranza parlamentare. Non ha un futuro perché il suo destino manifesto è quello di dilaniarsi nella disuguaglianza, nella demenza di massa, nell’ignoranza e nella violenza armata. L’occidente è finito, cari Merlo, Ferrara, Nierenstein, Della Loggia e compagnia bella. E anche voi siete finiti, nonostante lo stipendio che vi paga la famiglia Agnelli o qualcun altro di quel genere lì.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/lettera-aperta-a-merlo-e-compagnia-in-merito-alla-esportazione-della-democrazia