Tutti presi dalle nostre vicende nazionali tendiamo a dimenticare che esistono “altri mondi” che costituiscono in qualche modo universi paralleli:
25 aprile 1974, Portogallo
Cessazione definitiva di tutti i combattimenti. Sorprendentemente, il generale Spinola, che non era il generale di riferimento del MFA, che era invece Costa Gomez, tratta la resa di Marcelo Caetano ed è a lui che il Presidente del Consiglio si arrende.
- 23:20 – Spínola approva la legge numero 1 del 25 aprile 1974 (Destituzione dei dirigenti fascisti)[4], che decreta la destituzione del presidente della repubblica e del primo ministro, lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e del Consiglio di Stato, e il passaggio dei poteri alla Giunta di Salvezza Nazionale, composta da membri dell’MFA. Approva quindi i decreti legge 170/74, 171/74 e 172/74 ordinando la destituzione dei governatori civili delle province[5], la dissoluzione del partito unico Acção Nacional Popular (ANP)[6], e lo scioglimento della DGS, della Legione Portoghese, della Gioventù portoghese e di altre associazioni di regime.[7]
Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]
Il colpo di Stato portoghese fu anomalo, in quanto i militari ebbero immediatamente l’appoggio della popolazione (nonostante, peraltro, i comunicati dell’MFA chiedessero ai civili di restare in casa).
Il nome di Revolução dos Cravos deriva dal gesto di una fioraia, Celeste Caeiro, che in una piazza di Lisbona offrì garofani ai soldati. I fiori furono infilati nelle canne dei fucili, divenendo simbolo dellarivoluzione e insieme segnale alle truppe governative perché non opponessero resistenza.[8] Le vittime, uccise dalle forze lealiste della DGS, furono quattro.
Alla Rivoluzione dei garofani seguì un periodo di transizione, noto come Processo rivoluzionario in corso (PREC).
Subito dopo il 25 aprile, con la formazione della Giunta di Salvezza Nazionale, vennero sciolte la polizia politica DGS e le commissioni di censura dei mezzi di comunicazione. Il 26 aprile furono anche liberati i primi prigionieri politici dalle carceri di Peniche e di Caixas. I leader politici in esilio tornarono nel paese nei giorni seguenti. La Festa del lavoro venne celebrata per la prima volta legalmente il 1º maggio, con la riunione a Lisbona di circa un milione di persone.
Molte personalità legate al regime dell’Estado Novo, tra cui lo stesso Marcelo Caetano, furono costrette all’esilio.
La Rivoluzione aprì un periodo di grande instabilità e fermento politico, in cui si contendevano il potere i partiti della sinistra progressista e rivoluzionaria e i partiti moderati e liberali, nonché i rispettivi settori dell’MFA, guidati rispettivamente da Francisco da Costa Gomes e da Spínola.
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ibidem
Gli Stati Uniti, che avevano una base militare nelle Azzorre, temevano fortemente l’ascesa al potere di un partito marxista–leninista come il PCP in un paese della NATO, e sostennero con ingenti fondi i partiti considerati fedeli alla democrazia.
Nel mese di settembre, il governo Gonçalves venne fatto dimettere, sostituito dal governo più liberale e moderato dell’ammiraglio Pinheiro de Azevedo.
passim
Oggi il 25 aprile è festa nazionale portoghese, chiamato dai portoghesi Dia da Liberdade (Giorno della Libertà), con manifestazioni in celebrazione delle libertà civili e dei diritti politici ottenuti dopo la Rivoluzione. Alcuni settori minoritari della destra considerano gli sviluppi che la situazione politica ha avuto dopo il colpo di Stato come dannosi, particolarmente per quanto riguarda gli ex-coloni costretti ad abbandonare l’Africa e le lunghe guerre civili sorte dopo la fine del colonialismo. D’altra parte settori minoritari dell’estrema sinistra lamentano l’abbandono degli ideali socialisti e comunisti della Rivoluzione.
Secondo rivelazioni dell’ex “gladiatore” G-71, contenute nel libro The Real history of Gladio, nel rovesciamento di Caetano avrebbe avuto un ruolo la Gladio italiana, poiché il dittatore portoghese era ostile alla nuova politica della NATO e all’indipendenza delle colonie africane contese dai due blocchi. Ciò non può tuttavia trovare conferma né smentita, anche perché l’inchiesta della Corte europea dei diritti dell’uomo non ha fatto luce sui compiti effettivi della struttura e sulla veridicità delle rivelazioni.